giovedì 25 febbraio 2010

mercoledì 24 febbraio 2010

domenica 21 febbraio 2010

Messina-Acicatena 5-0



Curva Sud Messina

trasferta vietata agli Ultras Acicatena

venerdì 19 febbraio 2010

Messina-Acicatena senza tifosi ospiti


Per garantire la sicurezza della manifestazione sportiva è stato emesso il provvedimento volto a prevenire eventuali turbative dell'ordine e della sicurezza pubblica. Il settore che era destinato ai sostenitori etnei potrà essere utilizzato per favorire la presenza allo stadio di altre categorie di spettatori.

E' stata trasmessa al Comune dalla Prefettura di Messina l'ordinanza per l'incontro di calcio tra i giallorossi e l'Acicatena che si disputerà allo stadio "San Filippo" domenica prossima. Previsto il ritorno sugli spalti dei sostenitori peloritani dopo due turni a porte chiuse per i fatti della gara con la Vigor Lamezia. Per garantire la sicurezza della manifestazione sportiva è stato emesso il provvedimento volto a prevenire eventuali turbative dell'ordine e della sicurezza pubblica, prevedendo l'eliminazione del settore ospiti. Il settore potrà essere utilizzato per favorire la presenza allo stadio di particolari categorie di spettatori (famiglie, ragazzi delle scuole, associazioni di anziani ,etc.) e la vendita dei tagliandi, incedibili, sarà possibile per i soli residenti nella provincia di Messina.

E' stata confermata nella riunione odierna del CASMS, Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, la linea di rigore contro le tifoserie più violente. Nel prossimo turno per Mazara - Trapani del 28 febbraio è stata disposta la vendita dei biglietti ai soli residenti nel comune di Mazara del Vallo (TP);

giovedì 18 febbraio 2010

Nissa-Messina 2-1 ( recupero di campionato)




Messinesi al seguito

Curva Nord Totò Teschio Nissa

mercoledì 17 febbraio 2010

Boys Reggina Sciolti!!

Reggina: lo storico gruppo ultras dei Boys ha deciso di abbandonare la curva

Le motivazioni della decisione spiegate in un comunicato

Lo storico gruppo ultras 'Boys Reggio 1986' ha deciso di sospendere la propria "attività" e abbandonare le curve d'Italia, dove appassionatamente seguiva la Reggina in tutte le trasferte oltre ovviamente alla Sud dell'Oreste Granillo.
La scelta è la naturale evoluzione di una situazione che, nel corso degli anni, è andata via via precipitando in modo particolare dopo la decisione dei capi storici (Carminello prima e Ciccio Casciano poi) di lasciare il ruolo di leader abbandonando la sud dopo un'infinità di procedimenti a loro carico accumulati in 25 anni di "militanza". Gli altri componenti avevano provato a continuare la strada di quello che, per molto tempo, è stato il gruppo principale della curva reggina, e due anni fa avevano ricominciato con un nuovo direttivo composto da 20 ragazzi mentre comunque i tesserati diventavano sempre meno in rapporto all'entusiasmo nei confronti della squadra che andava scemando.

In un comunicato, oggi, i Boys denunciano situazioni ai loro occhi poco chiare: "Non vorremmo essere malpensanti, ma troppe coincidenze ci inducono a pensare che ci sia stato un 'complotto' per appiedare tutti i gruppi della penisola. Non si spiega altrimenti come in due anni abbiamo ricevuto sedici diffide sui venti ragazzi che portavano avanti il nostro gruppo. Praticamente tutto il direttivo". Dopo i tristi episodi della trasferta di Vicenza e dei giorni scorsi a Reggio in cui tra gruppi ultrà si è venuti alle mani e, ancora oggi, quattro ragazzi dei Boys sono in rinchiusi in carcere, la decisione: "Il daspo può vietarci l’accesso allo Stadio, ma non può impedirci di vivere ultras sei giorni su sette, così come ormai avviene da 25 anni".

Saranno gli altri gruppi ultrà a guidare la curva della Reggina il cui futuro, adesso, è tutto da costruire anche se certamente, con questa triste decisione, paradossalmente è alta la possibilità che gli altri gruppi ritrovino compattezza e omogeneità.

venerdì 12 febbraio 2010

SPETTACOLI ARTISTICI SULLA PELLE...


Ultras Bari

Tatoo Cagliaritano

Questione di Stile Viterbo

giovedì 11 febbraio 2010

Milazzo-Messina match ad alto rischio. Imposto il divieto di trasferta


L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva rinviato al Casms la decisione sul derby in programma al "Grotta Polifemo". Già all'andata per i sostenitori mamertini ci fu il divieto di seguire al "San Filippo" la propria squadra. Anche Messina-Acicatena del 21 febbraio verrà disputata senza la tifoseria ospite.

L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha inserito anche il derby Milazzo-Messina e la sfida di Eccellenza tra Orlandina e Acireale tra le gare giudicate ad alto rischio di domenica 14 febbraio. Già all'andata per i tifosi mamertini ci fu il divieto di seguire al "San Filippo" la propria squadra. Identico provvedimento è stato intrapreso nei confronti dei sostenitori giallorossi.

L'ente aveva rinviato al Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive), come gare ad alto rischio, Sampdoria-Fiorentina, Parma-Lazio e Napoli - Inter (serie A), per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie, Catania - Atalanta (serie A), per responsabilità attribuibili alla tifoseria bergamasca, "Angri - Forza e Coraggio" (Eccellenza), per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie, "Milazzo - Messina" (Serie D), per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie, "Orlandina - Acireale" (Eccellenza), per responsabilità attribuibili ad entrambe le tifoserie, connotati da alti profili di rischio e "Grassina - Pistoiese" (Eccellenza). Tra le gare a rischio "Juventus - Genoa" (serie A).

mercoledì 10 febbraio 2010

Ha ucciso Filippo Raciti. Speziale condannato a 14 anni.

Il tribunale dei minori di Catania ha condannato Antonino Speziale per omicidio preterintenzionale. La Corte d'Assise ne ha chiesti 11 per Micale, il complice nell'agguato al poliziotto ucciso il 2 febbraio 2007 allo stadio Massimino. Intanto la Digos di Napoli ha eseguito 4 ordinanze di custodia per reati relativi allo scorso campionato, si indaga anche sugli episodi di Udine
Il tribunale dei minori di Catania ha condannato Antonino Speziale per omicidio preterintenzionale. La Corte d'Assise ne ha chiesti 11 per Micale, il complice nell'agguato al poliziotto ucciso il 2 febbraio 2007 allo stadio Massimino. Intanto la Digos di Napoli ha eseguito 4 ordinanze di custodia per reati relativi allo scorso campionato, si indaga anche sugli episodi di UdineIl tribunale dei minori di Catania ha condannato Antonino Speziale per omicidio preterintenzionale. La Corte d'Assise ne ha chiesti 11 per Micale, il complice nell'agguato al poliziotto ucciso il 2 febbraio 2007 allo stadio Massimino. Intanto la Digos di Napoli ha eseguito 4 ordinanze di custodia per reati relativi allo scorso campionato, si indaga anche sugli episodi di Udine

CATANIA, 9 febbraio 2010 - Il Tribunale per i minorenni di Catania ha condannato a 14 anni di reclusione e a 5 anni di interdizione Antonino Speziale per l'omicidio dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, morto per i postumi di ferite riportate durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo giocato il 2 febbraio del 2007 nello stadio Angelo Massimino. L'accusa aveva chiesto la sua condanna a 15 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Il processo si è celebrato davanti il Tribunale per i minorenni perchè l'imputato, all'epoca dei fatti, non era ancora maggiorenne. La sentenza, molto attesa, è arrivata dopo circa 8 ore di camera di consiglio. Alla lettura in aula erano presenti l'imputato e i suoi genitori, la vedova di Raciti, Marisa Grasso, e i genitori dell'ispettore di Polizia. Secondo l'accusa Speziale durante l'arrivo dei tifosi del Palermo al Massimino avrebbe lasciato il suo posto allo stadio per scontrarsi con gli ultras 'rivalì e avrebbe utilizzato un sottolavello in metallo, usandolo a mò d'ariete, contro le forze dell'ordine che cercavano di bloccarli. In quell'occasione, davanti all'ingresso della Curva Nord, avrebbe ferito mortalmente, con una lesione al parenchima del fegato, l'ispettore Raciti. Con lui avrebbe agito anche un altro ultras del Catania, Daniele Michele, per il quale, in un processo separato davanti alla Corte d'Assise di Catania, l'accusa ha chiesto oggi la condanna a 11 anni di reclusione: 10 per omicidio preterintenzionale e un anno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Per quest'ultimo reato Speziale è stato già condannato, con sentenza definitiva, a due anni di reclusione, che ha già scontato. All'uscita dall'aula, dopo aver abbracciato l'avvocato di parte civile, Enrico Trantino, la vedova Raciti è andata via senza rilasciare dichiarazioni.

ARRESTI A NAPOLI — Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite a Napoli dagli agenti della Digos nell'ambito dell'inchiesta sulla tifoseria violenta: due in carcere e due agli arresti domiciliari. Secondo quanto si è appreso, le contestazioni si riferiscono a episodi avvenuti durante lo scorso campionato. Inoltre, sono in corso anche 20 perquisizioni in relazione agli incidenti avvenuti domenica scorsa a Udine. L'indagine è coordinata dai pm Antonello Ardiruto, Vincenzo Barone e Danilo De Simone. I quattro arresti non hanno nessuna relazione con gli incidenti avvenuti domenica scorsa ad Udine, ma si riferiscono a partite del campionato scorso e ad una gara dell'attuale campionato. La Digos di Napoli ha eseguito una quindicina di perquisizioni in casa di esponenti di due gruppi del tifo organizzato, i "Mastiffs" ed i "Fedayn". Sono state sequestrate alcune armi improprie: due manganelli in ferro, due coltelli, tre temperini, biglie di acciaio, due passamontagna ed alcuni proiettili di pistola. I provvedimenti sono al vaglio della procura, ma anche in questo caso non c'è una connessione con gli incidenti avvenuti ad Udine. Nei confronti dei tifosi che hanno subito la perquisizione dovrebbe scattare il daspo. In una conferenza stampa con il procuratore di Napoli Giovan Domenico Lepore e il questore Santi Giuffrè sono state espresse preoccupazioni per la gara di domenica Napoli-Inter. "Sono attesi - ha detto il responsabile della digos Sbordone - circa duecento tifosi dell'Inter ai quali si uniranno quelli residenti in Campania". Intanto a Udine si è svolto il processo per direttissima di alcuni dei tifosi arrestati domenica: Cristian Gaglione, 23 anni di Ercolano (Napoli) e Francesco Serafino, di 28 anni, residente ad Aversa (Caserta), due degli otto arrestati, sono sati rimessi in libertà dal giudice del Tribunale di Udine, dove stamane si è svolto il rito per direttissima. Il giudice ha convalidato l'arresto dei due, ma non ha accolto le richieste del pm che voleva la misura cautelare in carcere. Gaglione e Serafino dovranno ricomparire in aula lunedi 15 febbraio.

martedì 9 febbraio 2010

 
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